I funnel molto articolati sono davvero necessari?

Nel mondo del marketing digitale, il concetto di funnel è ormai onnipresente. Dai webinar agli ebook, dalle email automatizzate ai retargeting ads, sembra che per ottenere risultati concreti si debba costruire un funnel sempre più complesso e articolato. Ma siamo sicuri che sia davvero necessario?

Per rispondere a questa domanda abbiamo interpellato Andrea Gabrielli, di Verbena Contents, web agency di Brindisi ed operativa in tutta Italia e in molto Paesi europei.

L’essenza del funnel: cos’è e a cosa serve

Prima di addentrarci nell’argomento, è utile ricordare cosa si intende per funnel. Si tratta di una strategia che guida l’utente attraverso un percorso definito, dall’interesse iniziale fino alla conversione, che può essere una vendita o una richiesta di contatto. Un buon funnel è progettato per coltivare la relazione con il potenziale cliente, fornendo informazioni utili e risolvendo eventuali dubbi lungo il percorso.

Tradizionalmente, un funnel include diverse fasi: consapevolezza, considerazione, e decisione. Ma negli ultimi anni, molti esperti di marketing hanno complicato questa struttura con ulteriori passaggi intermedi, arricchendo il processo con una miriade di contenuti e tattiche differenti.

Complessità non sempre necessaria

Sebbene i funnel articolati abbiano il loro valore, non sempre sono la soluzione migliore. Molte aziende, soprattutto le piccole e medie imprese, potrebbero non avere il tempo o le risorse per implementare un funnel estremamente complesso. Inoltre, non è detto che una maggiore complessità porti automaticamente a migliori risultati.

Un funnel troppo articolato può, infatti, allungare inutilmente il processo di decisione e rischiare di confondere o allontanare il potenziale cliente. Non tutti gli utenti desiderano attraversare molteplici fasi prima di prendere una decisione; alcuni potrebbero preferire un percorso più diretto e lineare.

Quando un funnel semplice è più efficace

Un funnel meno complesso può funzionare molto bene in contesti specifici. Ad esempio:

  1. Offerte di basso costo o immediato bisogno: prodotti o servizi con prezzi più accessibili, che richiedono un impegno economico ridotto, spesso non necessitano di funnel elaborati. Gli utenti sono già motivati all’acquisto e preferiscono un processo rapido.
  2. Mercati di nicchia o altamente specializzati: in settori dove il target è molto consapevole delle proprie esigenze, non è necessario “educare” il potenziale cliente con un percorso lungo. Un messaggio chiaro e diretto può portare a una conversione rapida.
  3. Forte brand awareness: se un’azienda è già molto conosciuta e gode di una buona reputazione, non c’è bisogno di un funnel complesso per convincere il pubblico. Un’offerta chiara e diretta può essere più che sufficiente.

L’importanza di adattarsi al contesto

Creare un funnel funzionale non significa necessariamente aggiungere fasi o contenuti a non finire. Al contrario, è fondamentale adattare il funnel al target e al contesto specifico. Ciò che funziona per una startup B2B non sarà ugualmente efficace per un e-commerce B2C. Una buona agenzia dovrebbe concentrarsi sull’ottimizzazione delle fasi piuttosto che sulla loro quantità.

Concludendo

I funnel articolati possono essere utili in determinate situazioni, specialmente quando si tratta di prodotti o servizi di alto valore, che richiedono un percorso più lungo per educare il cliente e costruire fiducia. Tuttavia, non sempre la complessità è sinonimo di successo. In molti casi, un funnel semplice, ma ben strutturato, può portare a risultati altrettanto, se non più, efficaci.

L’essenziale è ricordare che la strategia deve essere flessibile e pensata sulle reali esigenze del pubblico, piuttosto che su modelli standardizzati o complessi per il solo gusto di esserlo.