Quanta energia consuma il web?

Per molti suonerà strano, ma tutt’oggi Internet contribuisce in maniera molto corposa al consumo energetico mondiale.

Infatti, secondo le stime degli ultimi anni, ci troviamo in una forbice che ha ormai superato il 7% e che si avvia inesorabilmente a toccare quota 10%, nel corso degli anni a venire.

Numeri impressionanti quindi, che non lasciano presagire nulla di buono!

A rafforzare queste ipotesi (stando alle ultime previsioni in materia), si presume che nel 2030, Internet eroderà circa 1/5 di tutta l’energia elettrica globale.

Inoltre, se a questo associamo il fatto che attualmente il web consuma circa 1 miliardo e 850 milioni di tonnellate cubiche di CO2 (secondo un’analisi condotta da S&P Global Inc.), possiamo senza dubbio affermare che se fosse stato uno Stato, il web si ritroverebbe di diritto al 4° posto tra quelli più inquinatori al mondo (dopo la Cina, gli USA e l’India).

Ebbene, se da una parte la pandemia ed i conseguenti lockdown hanno impedito di molto l’utilizzo di mezzi di trasporto (a cui si sono associate poi delle politiche di stampo europeo e mondiale, le quali hanno spinto sempre più verso l’adozione di veicoli elettici e politiche green) al fine di limitare le emissioni nocive per noi e per l’ambiente circostante, guardando al rovescio della medaglia, sono tuttavia aumentati i consumi legati alle conseguenze di tutto ciò; primo fra tutti uno smart working sempre più diffuso.

Smart working, il quale sta contribuendo senza ombra di dubbio ad aumentare le emissioni di anidride carbonica, soprattutto nei piccoli centri urbani; per non parlare dei costi in termini di consumi legati all’avere contemporaneamente collegati alla rete elettrica innumerevoli dispositivi, tra cui elettrodomestici, computer e così via.

Insomma, immaginare un mondo completamente green e a zero emissioni è pura utopia, benché tutti noi ci auguriamo che prima o poi potremmo far affidamento sulle sole rinnovabili.

Infatti, il problema di queste politiche (che reputiamo essere sicuramente giuste) sta quindi a monte.

Ci stiamo avviando, infatti, verso una società sempre più iperconnessa ed ipertecnologica, nella quale ciascuno di noi contribuisce ad alimentare questi consumi, collegandosi alla rete Internet: parliamo di circa 400 grammi di CO2 all’anno, secondo le ultime stime fornite dalla BBC.

Dunque, nel nostro piccolo potremmo sicuramente cercare di distaccarci un pò dal web al fine di evitare questi sprechi.

Tuttavia, tralasciando un attimo questo discorso puramente etico, il punto centrale cui vogliamo rivolgere le nostre attenzioni adesso è sicuramente quello legato alle tariffe applicate dai vari gestori di energia elettirca.

Attenzione alle tariffe

Orbene, tenendo in considerazione quante apparecchiature elettroniche utilizziamo giornalmente all’interno delle nostre abitazioni, l’unica cosa sensata che possiamo fare (oltre a limitarne un pò l’uso per dare una mano al pianeta e a noi stessi), è quella di cercare di risparmiare sulla bolletta della luce.

Ma come possiamo mettere in pratica questo consiglio?

Beh, diciamo che il tutto è relativamente semplice; basterebbe infatti recarsi sui siti web dei vari gestori, al fine di confrontare le tariffe più convenienti.

Tuttavia, esiste un modo ancora più semplice per poter fare ciò ed è quello di far affidamento sui comparatori di tariffe, in questo caso si parla di comparatori tariffe luce.

Pertanto, il nostro suggerimento è quello di affidarvi sempre e comunque a portali del genere, i quali essendo costantemente aggiornati, potrebbero offrirvi delle tabelle di spesa ben più convenienti rispetto a quelle attuali; in questo senso uno dei comparatori tariffe luce migliori è sicuramente il portale CheTariffa.it, vero e proprio punto di riferimento nel confronto delle tariffe luce.